La separazione (o un divorzio), è un processo che pochi capiscono o forse solo quelli che lo hanno vissuto o lo vivono di persona.
Non l’auguriamo a nessuno e “perdere” qualcuno o qualcosa lo definiamo come un fallimento. Quello che ci dimentichiamo spesso, nel nostro stato emozionale chiaramente basso durante la separazione, è che questo processo può anche essere una conclusione di un periodo bello e inteso.
Una crescita. Una trasformazione.
Purtroppo la comprensione dell’ultima valutazione del processo accade di rado.
Il divorzio e la separazione vengono maggiormente intesi, affrontati e vissuti come dolorosi. Infatti, qualche tempo fa, sono stata chiamata per un programma televisivo nel quale cercavano persone “felicemente separate” e, anche in quella occasione, è emersa l’enorme difficoltà nel trovare persone “felicemente separate” in Italia.
Ecco perché faccio quello che faccio e credo anche che, il coaching famigliare alle coppia durante una separazione o dopo la separazione, sia una delle sfide più grandi perché tutto viene affrontato come “dentro una pentola con acqua che bolle” invece di affrontarlo in una fase in cui “le cose in pentole si sono raffreddate” per pensare in modo chiaro come affrontare la separazione e, soprattutto, con intelligenza e rispetto.
Quando anch’io mi sono separata, ricordo che vivevo come in una trottola di emozioni. Passavo, con niente, dalla tristezza alla rabbia e soprattutto ero in confusione su “come gestire i miei figli perché loro mica hanno scelto questa decisione…”
Ci sono 4 passi fondamentali in una separazione
La prima: la parte emozionale
Ti senti arrabbiato, tradito, triste, hai paura e probabilmente sei anche in stato di shock!
Spesso succede che ognuno pensa di aver ragione perchè è talmente preso dalle proprie emozioni che non ragiona più in maniera chiara. Vogliamo “vincere” la battaglia, far vedere che l’altro ha sbagliato e/o far vedere che valiamo.
Il problema è: più profondo è il conflitto peggio sarà la separazione.
Inoltre, nel momento in cui si agisce solo per avvocati non c’è più speranza per separarsi con intelligenza…o quasi.
Quindi…chiedi a te stessa: come voglio affrontare questo processo? In guerra o in pace? E come posso gestire le mie emozioni?
La seconda: La parte economica
Spesso non ci rendiamo conto dell’importanza della nostra gestione economica finchè non ci troviamo ad affrontare alcune difficoltà.
È chiaro che non ci sposiamo con il pensiero di concludere il matrimonio. Quindi, anche nella separazione, prima di sgridare, volere e prendere decisioni, fatti una lista chiara di tutte le cose che sono da sistemare. Dalla casa, al mutuo, alle scuole, alle assicurazioni, i figli, lo sport, le auto, la pensione, etc.
Prima di fare un piano definitivo organizzati con le copie di tutto.
Prima è necessario avere la testa in ordine.
Trascrivi le cose su carta poi prendi decisioni (se possibile insieme)
La terza parte: la parte personale
Come scrivevo prima, una separazione ha un impatto enorme anche sul nostro valore umano. Ci possiamo sentire un disastro, un fallimento, bassa autostima, un genitore sbagliato. Come fai a gestire tutto questo?
Se parliamo di fare il genitore ci possono essere anche lati postivi.
Puoi decidere come educare i tuoi figli diversamente, ad esempio, se hai avuto un marito o moglie molto apprensivo/a, magari già non eri d’accordo..
Probabilmente le amicizie si dividono ma diventano più forti.
Qui è importante farti una domanda: durante il tuo matrimonio sei stata in linea con quello che volevi dare e fare dentro la tua famiglia e con o per te stesso/a? Perchè se non hai chiaro chi sei o cosa vuoi, farai anche fatica ad essere radicato/a per affrontare questo viaggio chiamato separazione
La quarta: la parte legale
Se non sei un avvocato questa è la parte più difficile da comprendere: la legge ha le sue regole e, la bella notizia è che anche la legge cambia spesso, quindi informati bene. Purtroppo la legge non tiene molto in considerazione i tuoi sentimenti, se sei triste o arrabbiato, se soffri e quanto soffri… ecco perché consiglio sempre di lavorare prima sulla parte emozionale e cercare di concludere il matrimonio con intelligenza e non con rabbia e rancore.
Ricorda sempre che tu ti separi ma hai anche dei figli da gestire…
Ne parliamo il 9 giugno durante il workshop “genitori separati”
Nan Coosemans

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