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Perché se sono arrabbiato me lo fanno notare e mi dicono che devo calmarmi?

Gestione rabbia
Alice Quadu

4 consigli per gestire la rabbia in maniera efficace 

Ti sei mai posto questa domanda? 

Io moltissime volte. Per molti anni mi sono chiesta perché quando esprimevo le mie opinioni spesso mi sentivo rispondere “sì ma non c’è bisogno di arrabbiarti, calmati!”

Ti è mai capitato? 

Da quando ho iniziato a notare questa cosa però mi sono resa conto che anche io, in effetti, facevo lo stesso con gli altri. Quindi ho iniziato a chiedermi: ma perché se lo faccio anche io con gli altri, quando loro lo fanno con me mi infastidisco?

Mi ci è voluto un po’ di tempo e tanto studio e conoscenza di me stessa per accettarlo e comprenderlo fino in fondo e ora mi fa molto piacere poterlo condividere con te che stai leggendo. 

Magari ti ritrovi nelle mie parole o conosci qualcuno che le rispecchia e questo articolo potrà darti qualche risposta utile.

Iniziamo col dire che la rabbia è una delle emozioni primarie che ogni persona prova e ognuno ha un modo di gestirla e provarla diversamente dagli altri.

E’ un’emozione molto importante perché ci segnala cha qualcuno o qualcosa sta violando una nostra regola andando contro ad un nostro bisogno, quindi ci permette di farli rispettare e di stabilire dei giusti confini tra noi e l’altro. 

Ci sono persone che la manifestano con più veemenza e chi invece sembra “non arrabbiarsi mai” e questo influisce molto sulla percezione personale che ognuno ha dell’altro.

Per questo capita che, anche se noi stiamo esprimendo un concetto in maniera animata ma in piena serenità, il nostro interlocutore può interpretare in maniera diversa. 

Spesso è più facile dare un’etichetta ad una cosa che ci infastidisce o ci urta in modo tale da poterla identificare e proteggerci. 

La rabbia oltre ad essere un’emozione importante per chi la prova è un campanello di allarme nelle persone che in quel momento la riconoscono nell’altro. 

Sono tutte funzioni primitive che il nostro corpo attua istintivamente, quindi la bella notizia è che è tutto normale.

Inoltre è importante sottolineare che ogni individuo nota nelle persone che entrano in contatto con lui atteggiamenti che lo infastidiscono perché inconsciamente si ritrova in quelle modalità, ovvero riconosciamo noi stessi in qualcosa dell’atteggiamento dell’altro …e questo ci urta.

Fatta tutta questa premessa si capisce che, quando c’è di mezzo un’esplosione di rabbia, in entrambi i casi non si vive bene la situazione. 

C’è la parte che si sente aggredita e la parte che invece non si sente capita, come possiamo fare allora?

Da entrambe le parti è necessario migliorare la comunicazione per rispettare le emozioni di tutti.

Di seguito ti darò dei piccoli suggerimenti per vivere meglio le situazioni in cui provi rabbia o al contrario riconosci in qualcuno un atteggiamento rabbioso che ti infastidisce.

Tutti hanno il diritto di arrabbiarsi

Se partiamo da questo presupposto siamo già a metà strada. Come già detto la rabbia è un’emozione fondamentale per noi e quindi è giusto poterla vivere. 

Quello che puoi fare quando la riconosci in qualcuno è semplicemente lasciargliela provare e scindere l’atteggiamento dalla persona. Se uno si arrabbia non è una cattiva persona, forse esprime le sue emozioni in un modo diverso dal tuo.

Mentre invece quando ti rendi conto di provarla, cercare di reprimerla è poco funzionale e al contrario rischi che poi acquisti maggiore forza e diventi più difficile da gestire, quindi accettala e vivila come parte di te. 

Fallo notare nel modo giusto

Se ti senti a disagio o quella che hai davanti è una persona a cui tieni e pensi sia importante per lui/lei esprimere il sentimento che sta provando, è tua responsabilità trovare il modo giusto di approcciare il discorso, quindi come detto all’inizio l’affermazione “sì ma non c’è bisogno di arrabbiarti” è poco funzionale. 

Potresti invece dire “vedo che questa cosa ti sta molto a cuore, ti va di spiegarmi meglio, sono curioso di conoscere il tuo punto di vista” in questo modo per esempio metteresti il tuo interlocutore a suo agio facendolo sentire compreso ed ascoltato, e quindi non sentendosi giudicato si rilasserà ed è molto probabile che i toni si attenuino. 

Se invece sei tu la persona che sta esprimendo i suoi concetti e ti senti dire la fatidica frase (vedi titolo), fai un bel respiro, conta fino a dieci e anziché ringhiare “non sono arrabbiato” prova semplicemente a dire “scusa forse ho usato un tono sbagliato e il messaggio è arrivato male, ci riprovo vediamo se va meglio”

In entrambi i casi tu avrai un confronto più sereno ma ti assicuro che anche l’altra persona ne beneficerà.

Chiediti perché quell’atteggiamento ti infastidisce

Visto che spontaneamente un atteggiamento dell’altro che non ci piace rispecchia un nostro atteggiamento che ci infastidisce, ponendoti poche semplici domande potresti accorgerti che magari non ti sta dando fastidio chi hai davanti ma qualcosa che rispecchi in te stesso. 

Per esempio potresti chiederti: “Perché mi dà così fastidio il tono che sta utilizzando con me?” oppure “capita anche a me di comportarmi in questo modo?”

Al contrario, se l’altra persona ti fa notare di essere arrabbiato e a te questa cosa non piace, chiediti perché!! 

Se non ti fermi un attimo a cercare di capire il motivo per cui questa cosa ti infastidisce rischi di trasformare la rabbia per una cosa, in rabbia per quella persona perché non ti senti compreso, senza pensare che forse a sua volta quella persona può sentirsi aggredita dal tuo atteggiamento e sta solo cercando di difendersi.

NON GIUDICARE

Questa è una cosa fondamentale non solo davanti all’emozione di rabbia. 

Nel momento in cui riuscirai a togliere il giudizio le cose appariranno in un altro modo. Non è facile ma il risultato, nel momento in cui ci riuscirai, sarà fantastico.

Spero che questo articolo ti sia stato d’aiuto e ti serva per avere una chiave di lettura diversa nei confronti della rabbia.




Alice Quadu

Alice Quadu

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