Cari genitori,

quando dite “non potrai mai nasconderci niente, un genitore capisce tutto”… io non lo darei così per scontato.
È vero che siete nostri genitori ed è vero che noi siamo vostri figli, ma non capite sempre tutto.
Capite quello che volete capire in base al vostro volere, purtroppo.

Quando ci richiudiamo in noi stessi per vari motivi (e senza accorgercene magari) voi non ve ne accorgete. Noi diventiamo più scontrosi magari, e lì voi cominciate a fare le vostre le di coaching a mo di Roberto Re con i vostri figli senza averci prima osservati e letto negli occhi.

Tante volte i vostri figli gridano aiuto con gli occhi anche se cercano di nasconderlo, però voi non osservate ma guardate e cercate di dare la colpa a qualsiasi cosa che a voi non va bene dicendo “è così siamo sicuri”.
Provate ad osservare, ad ascoltare e poi comunicare con noi.

Per giunta, in questo periodo siamo tutto il giorno attaccati al computer o ai libri, non ne possiamo più. Siamo vittime del sistema scolastico italiano e non possiamo fare nulla ora come ora; vi chiederei per favore di non urlarci addosso tutto il giorno dicendo che non facciamo nulla, che siamo solo sul computer, che non diamo una mano in casa. Se fosse per noi, faremmo anche lezione al parco piuttosto di stare tutto il giorno di fronte ad uno schermo, ma purtroppo nemmeno quello si può fare.

Noi giovani siamo sempre quelli più penalizzati dalla società solamente perché veniamo definiti come “inesperti”, tuttavia potremmo fare molto insieme.

Guardateci negli occhi e cercate di capirci. Abbiamo bisogno di una guida, non di continui rimproveri e richiami quando voi siete i primi a fare il contrario di ciò che dite.

Eleonora Trentin (18 anni)