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Litigi tra fratelli adolescenti come gestirli al meglio

Litigi-tra-Fratelli
Nan Coosemans

“Il dono più bello che mia madre mi abbia fatto è mio fratello/mia sorella”

Un figlio rappresenta una sfida, due figli ne rappresentano due.

I fratelli litigano spesso, ma i loro litigi dovrebbero servire a farli crescere e non solo a farsi del male. Ad assicurarsi di ciò dovrebbero essere i genitori stessi.

Si litiga fin da piccoli ma, quando si cresce, questa situazione si amplifica perché ci si allontana un po’ e si tende a rifiutare l’altro.

Non vale più darsi il mignoletto per fare la pace…bisogna trovare sistemi più complessi per sistemare le cose, sistemi che ci costringono a cambiare noi stessi e ad ingoiare il boccone amaro per questo molti si arrendono.

Lo sa bene chi di voi ha vissuto quella sensazione di condividere tutto nei primi anni di vita con il fratello o la sorella e poi all’improvviso separarsi e diventare due mondi a parte durante l’adolescenza.

Questo accade soprattutto a fratelli di diverso sesso: maschi e femmine.

E’ un periodo, quello adolescenziale, complicato in cui però ci sono tante opportunità di crescere nella direzione giusta, litigare con il proprio fratello è una di queste.

Perché i fratelli litigano? I litigi sono nocivi oppure anche utili? Quale dovrebbe essere il ruolo del genitore in questo scenario?

Vediamo subito nel blog.

Cosa rappresentano i fratelli e qual è il loro ruolo per noi e per i nostri figli?

Un fratello, scientificamente, è colui che è nato da uno stesso genitore anche se, metaforicamente parlando, il suo ruolo non è solo quello di essere un consanguineo ma anche quello di essere un mondo con cui confrontarsi.

Esattamente! Ogni fratello è un MONDO con cui l’altro fratello è tenuto a relazionarsi.

Un fratello o una sorella giudicano, abbracciano, proteggono o attaccano, aprono o chiudono le porte, rifiutano, accettano. In pratica fanno tutto ciò che la società fa con noi quando diventiamo adulti.

Per i genitori avere più figli è, sempre metaforicamente parlando, l’opportunità che essi stessi hanno cercato (o che è capitata, non a caso) per poter evolvere come persone.

Questo pensiero, ben distante dal comune e banale “volevo il maschio/la femmina, volevo fare la compagnia a mia figlia/mio figlio” pone tutta la questione su un altro piano.

I figli sono la strada che i genitori hanno per poter crescere ed evolvere come persone e guide. Ogni figlio trasforma un comune adulto in una guida.

I fratelli invece sono la strada che abbiamo per poterci confrontare tra pari, per poterci arrabbiare, tirare fuori le unghie e i denti ma anche per poter sviluppare empatia, capire come aiutare, condividere, essere di supporto.

Vista così la situazione già cambia perché un litigio che precedentemente scocciava parecchio un genitore, può essere visto come “un evento sano e normale che deve far parte del corso della vita di ogni fratello e che gli serve per evolvere”.

Quando i litigi tra fratelli diventano nocivi e cosa si può fare?

Ovviamente ascoltare due che litigano dalla mattina alla sera per qualsiasi cosa è stressante e snervante per i genitori e per i fratelli stessi che, in quel caso, stanno trascorrendo troppo tempo nel “girone della rabbia” senza darsi la possibilità di passare oltre.

Chi, in questo caso, può e deve intervenire come deus ex machina che salva la situazione da fuori e dall’alto? Il genitore.

Si proprio tu!

Ma non parlo di intervenire dicendo “ragazzi smettetela, ragazzi ora basta vi tolgo i cellulari e non vi compro la playstation, non vi faccio uscire con i vostri amici”.

No no, se hai colto l’occasione di formarti con il nostro corso online “Punizioni vs Conseguenze”(https://www.youniteonline.com/it/corsi-online-per-genitori/punizioni-vs-conseguenze/) sapresti bene che dare questo genere di punizioni è altamente controproducente.

Ciò che intendo è agire molto più a monte facendosi le seguenti domande:

  • Perché i miei ragazzi litigano (trova le tue cause scatenanti)?
  • Cosa può migliorare l’uno e cosa può migliorare l’altro?
  • IO, cosa potrei fare per guidarli a sviluppare questo aspetto in cui sono carenti?

Eh sì, hai capito bene: se due fratelli litigano non sono due fastidiosi esseri umani che lo fanno per rendere la vita impossibile a te e alla famiglia.

Sono due esseri umani che hanno bisogno di una guida, di un supporto, di qualcuno che illumini la loro strada affinché quella casa e quei litigi diventino la loro più grande palestra di vita.

Fare in modo che la famiglia cresca non significa tamponare con qualche azione d’emergenza (ti tolgo il cellulare) ogni volta che c’è una situazione problematica.

Agire nell’immediato si può e si deve fare, e questo lo vedremo a breve nel prossimo paragrafo, ma la cosa importante da imparare è che: bisogna cercare le cause a monte e porsi nella condizione di supporto e guida verso gli altri componenti della famiglia.

Mai restare, invece, nella posizione di attacco e di giudizio.

Già fare questo cambiamento di mentalità aiuterà i genitori a sentirsi padroni della situazione e non vittime.

Vediamo ora cosa si può fare al momento, nell’immediato per sedare questi conflitti ed evitare di rovinare la giornata a tutti.

Cosa fare nell’immediato per stoppare il litigi ed evitare che rovinino l’umore e la giornata a tutti?

“Ha preso la mia maglia senza dirmelo”, “perché sei entrato nella mia stanza senza chiedermi il permesso?”, “Non mi rispondere così che ti meno”, “Sei una stxxxa/o”, “lasci tutto sempre in giro, ti prendi tutto lo spazio, sei insopportabile”

Che musica raffinata per le orecchie vero?

Ogni volta per noi è una sofferenza profonda che prende il “fegato e lo stomaco” gli organi per eccellenza su cui si somatizza quella rabbia che sentiamo salire anche grazie al sangue che ribolle.

I fratelli litigano per 3 ordini di motivi:

  • Possesso, questo è mio e questo è tuo
  • Spazio, invasione della sfera privata, qui finisce il tuo spazio qui il mio
  • Attenzioni, io devo venire prima di te i miei bisogni prima e poi i tuoi

Cosa ti ricordano questi motivi? Non sono forse i motivi per cui si litiga da sempre nella società?

Pensa al lavoro: questo è il mio lavoro, il mio cliente, questo è il confine del mio ufficio, questo risultato l’ho portato io e il capo deve saperlo.

Continuando con il paragone lavorativo, cosa inasprisce le dinamiche lavorative aziendali?

Un capo che non è giusto, un team che non è formato e delle regole che non sono chiare.

Ecco su cosa c’è bisogno che tu agisca: giustizia, chiarezza, formazione dei tuoi ragazzi.

Tradotto in azione da fare anche nell’immediato cerca di fare questi step:

  • Non andare in fusione emotiva. Se segui me e YOUNITE da un po’ sai di cosa parlo. La fusione emotiva avviene quando tu ti fai emotivamente coinvolgere in quello che accade e diventi parte del tornado. Pensaci bene, se vedi una tromba d’aria cosa fai? Ti ci butti dentro e inizia a girare anche tu nel turbinio oppure te ne distanzi più che puoi? Bene distanziatene almeno emotivamente, resta lì con loro (anche perché se no si ammazzano XD)per controllare ma non essere parte di quel delirio.
  • Resta calma/o pensa che poi con più lucidità andrai a lavorare sulle cause primarie, non pensare che quella sia la fine del mondo, ma pensa che quella è un’opportunità per diventare un genitore migliore e far diventare i tuoi ragazzi degli adulti migliori.
  • Risolvi pensando a quei tre elementi: giustizia (chiedi i fatti ad entrambi senza pregiudizi), regole chiare (ribadisci per entrambi le regole da rispettare anche quando si litiga…ad esempio non andare oltre un certo limite), formazione (dagli lo strumento, l’alternativa, la soluzione a cui loro non hanno pensato. Fagli capire come agire una prossima volta)

Ricorda i figli sono TUTTI diversi, non ti stupire più di questa banalissima realtà.

Essere cresciuti sotto lo stesso tetto non vuol dire “diventare uguali”. Avere gli stessi valori, questo sì, ma essere uguali no.

E ricorda nessun figlio è “migliore” dell’altro, ognuno avrà il suo carattere con pro e contro, potrai andare più d’accordo con l’uno che con l’altro …ma il tuo ruolo non è questo, il tuo ruolo è farli sentire entrambi fieri di essere se stessi, insegnargli ad accettare i propri limiti e a darsi da fare per migliorarsi.

Un genitore che educa bene i propri figli sta facendo di più per la società che un’intera squadra di politici e governatori.

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Nan Coosemans

Nan Coosemans

Fondatrice di Younite®, Family e Youth Coach, Autrice del libro “Quello che i ragazzi non dicono” ed. Sperling & Kupfer e mamma di 3 figli. Lavoro da oltre 20 anni nel mondo dello sviluppo personale. Ho fondato Younite® nel 2010 e Genitori in Azione nel 2016, la prima scuola online per genitori con adolescenti. Ho studiato vari anni in America, Olanda e Inghilterra integrando il lavoro sviluppato con con NLP, TLT, VT® e Family Therapist. Insieme alla squadra di Younite® ho lavorato con migliaia di ragazzi e famiglie in Olanda & Italia. Sono co-fondatrice dell'Accademia YADA, la prima scuola di formazione per diventare Family o Youth Coach in Italia

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