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La Scienza nelle Emozioni

Emozioni
Delfina Rocca

Ho scritto questo articolo perché mi interessava approfondire insieme a voi l’argomento “scienza nelle emozioni” e capire cosa hanno scoperto scienziati, sociologi e psicologi sulle emozioni?

Il mio intento non è quello di riportare qui qualcosa di già sentito, ma di andare oltre ciò che già si conosce sulle emozioni. 

Dalle scoperte scientifiche sulle emozioni esposte in questo articolo, ognuno potrà trarre degli strumenti efficaci da utilizzare nel quotidiano al fine di conoscersi meglio, capire meglio gli altri e migliorare la qualità delle relazioni con se stessi e con il mondo esterno.

Ci sono 8 emozioni basiche: come riconoscerle facilmente.

 Lo scienziato Robert Plutchik, ha creato la Ruota delle emozioni

La Ruota delle Emozioni delinea le 8 emozioni di base: gioia, fiducia, paura, sorpresa, tristezza, anticipazione, rabbia e disgusto e le loro diverse varianti. 

Credo sia importante capire come leggere questa ruota in quanto rappresenta uno strumento utile e veloce di riconoscere le proprie emozioni.

Il modello mostra le 8 emozioni la cui posizione sulla ruota è basata sul loro scopo fisiologico; mostra anche la dinamica tra le emozioni, cosa succede quando due emozioni si uniscono e quali sono le conseguenze del non prendersi cura di un’emozione. 

Quindi, come interpretiamo la Ruota delle Emozioni di Plutchik?

Le prime 8 sezioni sono lì per mostrare le emozioni primarie, oltre a mostrare i loro opposti; terrore-rabbia, stupore-vigilanza, ammirazione-disgusto e estasi-dolore. Le emozioni primarie sono poi seguite dalle emozioni di base che sono meno intense, quindi il colore più chiaro, che sono: rabbia-paura, anticipazione-sorpresa, gioia-tristezza e fiducia-disgusto. Dopo le emozioni di base, ci sono quelle con la più bassa intensità, che sono: accettazione-noia, serenità-pensività,distrazione-interesse, e apprensione-fastidio. 

Sul diagramma vedrai anche alcune emozioni senza colore, queste rappresentano il mix delle due emozioni di base ai suoi lati. Ad esempio Gioia e anticipazione combinate creano ottimismo. 

La ruota delle emozioni di Plutchik espone la complessità delle emozioni, ma, allo stesso tempo, consente alle persone di sentirsi meglio quando possono riconoscere il mix e la combinazione dei diversi sentimenti.

Lo sapevi che le emozioni sono neutre?

 Le persone tendono a dividere le emozioni in due categorie, emozioni “buone” e “cattive”, o “positive” e “negative”. Tuttavia, ci sono due problemi con questa convinzione:

  1. Le emozioni “positive” e ” negative ” hanno molto in comune. Come la gioia e la tristezza; la gioia è ottenere qualcosa che mi interessa e la tristezza è perdere qualcosa che mi interessa. Quindi sono lati diversi dello stesso bisogno.
  2. Ogni emozione è un segnale, un messaggio e ogni emozione ha una funzione importante.

 A causa della convinzione che alcune emozioni siano negative, le persone cercano di evitare di sentirle e provano persino a sopprimerle.

Anche se la soppressione, per brevi periodi, può essere utile, a lungo termine, non lo sarà. Sono stati condotti studi e ricerche per mostrare le conseguenze della soppressione delle emozioni “negative” tra queste compare: la riduzione di chiarezza e lucidità mentale,riduzione della felicità, aumento del disagio psicologico. 

Le emozioni ci guidano

Ogni emozione avrà uno scopo, influenzerà ciò su cui focalizziamo la nostra attenzione e ci motiverà nel fare scelte e azioni. 

Diamo un’occhiata alla rabbia, ci sentiamo arrabbiati quando non otteniamo ciò che vogliamo, quindi ci concentriamo sulla minaccia e, di conseguenza, cercheremo di combattere o spingere attraverso la situazione, le altre emozioni seguiranno lo stesso percorso. 

La gioia ci motiva a continuare a fare le cose che ci piacciono e a prestare attenzione alle opportunità positive. Lo scopo della gioia è quello di insegnarci le cose buone della vita e aiutarci a cercarle. Questi semplici esempi mostrano che le emozioni hanno uno scopo, ogni emozione ha il suo scopo che avrà un’influenza su di noi, su ciò che pensiamo e ciò che facciamo.

Le emozioni sono contagiose

 Noi esseri umani siamo creature sociali e prosperiamo vivendo in gruppi e comunità. L’attitudine a vivere in gruppi porta alla conseguenza che le persone possono essere inclini ad assorbire lo stato emotivo dell’altro

Come esseri umani, mandiamo e riceviamo messaggi emotivi costantemente, tramite tono di voce, inflessione, espressione facciale, linguaggio del corpo, gesti, e modelli comportamentali. È una forma di comunicazione estremamente importante e di impatto che tutti usiamo senza nemmeno renderci conto che lo facciamo. Recenti studi hanno sostenuto questa teoria e hanno scoperto che questi segnali emotivi hanno un effetto sull’umore della persona, ma anche sull’umore delle persone nello stesso ambiente. 

Nello studio Neumann e Strack del 2000, è stato chiesto ai partecipanti di ascoltare un discorso, che era stato registrato da un attore in tre versioni diverse, una in cui utilizzava un’inflessione felice, una con un’inflessione neutra e l’ultima con un’inflessione triste. 

Ad ogni partecipante è stata data solo una delle tre versioni del discorso e in seguito gli è stato chiesto di valutare come si sentivano. Il feedback sullo stato emotivo dei partecipanti è stato coerente con quello del relatore.

Inoltre, un altro studio si è concentrato sul contagio emotivo all’interno dei gruppi. Sigal Barsade, alla Yale University nel 2002, ha esaminato le dinamiche emotive all’interno dei gruppi. Nell’esperimento, i partecipanti sono separati in gruppi e in ogni gruppo c’è un attore che, in alcuni gruppi, ha un comportamento positivo, energico e in altri gruppi ha un comportamento negativo e maleducato. 

Dopo aver svolto le attività, i membri del gruppo hanno valutato il loro stato d’animo, i risultati hanno mostrato che i sentimenti degli attori hanno avuto un impatto sugli altri membri del gruppo. Entrambi gli studi hanno chiaramente dimostrato che come esseri umani che sentono emozioni, ed esse hanno la capacità di influenzare le emozioni degli altri esseri umani.

 Le emozioni vengono assorbite in più o meno 6 secondi

 Le emozioni sono neurormoni, più precisamente sono catene di amminoacidi che passano messaggi attraverso il cervello e il corpo. Ogni segnale chimico, da quando viene prodotto, viene completamente scomposto e assorbito, nella durata di 4-7 secondi. Quindi, se provi emozioni più a lungo, stai in qualche modo scegliendo di ricreare e rifornire quei sentimenti. 

Rifornire le tue emozioni può essere utile, ad esempio, se un orso ti insegue, perchè quelle sostanze chimiche della paura ti terranno in vita; tuttavia questa è una situazione eccezionale, normalmente non è utile, né salutare continuare a provare quei sentimenti. 

Quindi cosa possiamo fare per evitare che ciò accada? I ricercatori hanno trovato un modo che gli individui possono utilizzare per non trattenere le emozioni. 

La “Pausa di sei secondi”, lo scopo della pausa è di rallentare e rilassare la tua energia emotiva. Quello che voglio dire è che le nostre emozioni sono una carica chimica, e quando proviamo forti emozioni questa carica continua a produrre più energia, quindi se ci fermiamo, anche il flusso di energia rallenta. 

Il trucco con l’utilizzo della “Pausa di sei secondi” è di spostare il focus del cervello dalla parte emotiva (o il cervello limbico) e concentrarsi sulla parte analitica del cervello (o la corteccia). La corteccia è la parte del cervello dedicata al pensiero analitico, mettendo le cose in ordine e scomponendo le idee; quindi per coinvolgere questa parte del cervello si suggerisce di creare degli elenchi di 6 elementi, come ad esempio 6 nomi di alimenti o 6 auto. 

Questo è uno strumento molto utile, soprattutto da utilizzare con i bambini e gli studenti, permetterà loro di essere più consapevoli delle loro emozioni, come si sentono, come controllare le loro emozioni e come rilasciare quelle indesiderate.

Come mostra questo articolo, ci sono molti aspetti interessanti della scienza nelle emozioni che possono essere molto utili da sapere quando si vuole raggiungere la cosiddetta intelligenza emotiva. 

Facciamo un breve riassunto di ciò che abbiamo appreso: 

  • Saper individuare e abbattere le emozioni
  • Apprendere che si può scegliere il modo di vedere e vivere un’emozione “positivo” o “negativo
  • Comprendere l’impatto che le emozioni hanno su di noi e sulle nostre azioni
  • Analizzare, riconoscere le emozioni che stai vivendo e il loro scopo, basarti sulle circostanze e scegliere se continuare a vivere quell’emozione o usare la “Pausa di sei secondi”. 

Tutta questa consapevolezza, analisi ed esercizio porta all’intelligenza emotiva.

  




Delfina Rocca

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