La mia storia

PIEMONTE e LIGURIA
Quando avevo 14 anni giocavo a basket in una squadra abbastanza forte e avevo compagne fantastiche con cui mi divertivo tantissimo.
Io non sono mai stata fortissima e, soprattutto data la mia forma fisica “diversamente magra”, non ero apprezzata dai coach.
Un giorno il nostro allenatore diede le convocazioni per un piccolo torneo che si giocava a Mestre ed io ricordo di non essere stata chiamata: ci rimasi malissimo, mi sentii fuori luogo e avevo l’autostima sotto le scarpe! Piangevo e mi chiudevo in me stessa.
Due giorni dopo il coach mi telefonò a casa per dirmi che ero molto importante per la mia squadra, vista la mia capacità di risollevare il morale anche durante le sconfitte: avevo sempre la battuta pronta per ridere e sdrammatizzare e avevo un sorriso da donare a tutti. Per questo aveva deciso di convocarmi e mi chiese scusa perché il mio era un talento nascosto di cui non si era accorto.
Così andai a giocare e… vincemmo il torneo!
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