La mia storia

EMILIA ROMAGNA
Sono appassionata di telefilm, mi piace viaggiare, sono mamma di due splendidi ragazzi ed è per merito loro che sono qui.
Le prime avvisaglie che mi dissero che non avremmo avuto vita facile arrivarono quando Edoardo aveva 6 anni e mezzo e la maestra mi disse che era in pre-adolescenza. Poi, la conferma che avremmo dovuto lavorare con impegno è arrivata un giorno di novembre, dopo un allenamento di basket, quando ebbe una reazione veramente esagerata nei miei confronti: “Lasciami stare, mi fai sempre fare brutte figure, io non ti sopporto più, non ti voglio più sentire…”. Lasciò per terra lo zaino e uscì dalla palestra. Quando tornò a casa, il papà gli chiese il motivo di questa reazione e lui candidamente gli disse che a volte mi faceva arrabbiare di proposito, così avrei smesso di parlare e lo avrei lasciato in pace. Non aveva ancora compiuto 8 anni!
La cosa, però, che più del resto mi ha fatto capire che le cose stavano degenerando, è stata l’incapacità mia e di mio marito di gestire la situazione. Reagivamo in modo diametralmente opposto, prendevamo tutto sul personale, non eravamo più gli stessi genitori che prendevano le decisioni insieme. Ci stava sfuggendo tutto di mano: il figlio, la coppia, la famiglia…
Era arrivato il momento di agire, ma per prima cosa era necessario ristabilire l’equilibrio tra me e mio marito, così da poter gestire insieme e al meglio i cambiamenti dei nostri figli.
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