Certification
Camilla Bonino
Family & Youth Coach
Il mio lavoro consiste nel guidare gli adolescenti tra i 12 e i 21 anni ad acquisire consapevolezza delle proprie emozioni per scoprire chi sono a livello profondo e migliorare così la comunicazione con se stessi e con gli altri e scoprire i propri unici talenti e portarli nel mondo.
La mia storia
Milano
Un’esperienza dolorosa può essere vissuta come una disgrazia assoluta e toglierci ogni energia per riuscire ad uscirne, oppure essere vissuta come il tesoro più prezioso che ci potesse capitare per rialzarci ancora più motivati di prima! Come scrive Gianluca Gotto nel suo libro ‘Succede sempre qualcosa di meraviglioso’: non tutte le tempeste arrivano per rovinarti la vita. Alcune arrivano per ripulire la tua strada. Per me è stato esattamente così: solo che ci ho messo parecchi anni per rendermene conto perché né io né la mia famiglia avevamo avuto il giusto sostegno al nostro fianco.
Ma facciamo un passo indietro: sono Camilla, vengo da Milano e sono mamma di due bambini, di 7 e 9 anni, Matilde e Orlando. Quando avevo 3 anni, i miei genitori si sono separati e mi hanno affidata ai miei nonni paterni, che mi hanno fatto da genitori per 9 anni. Poi, quando avevo 12 anni, sono stata riaffidata a mia mamma dall’oggi al domani, perdendo la possibilità di rivedere i miei nonni fino ai 20 anni.
La ferita profonda che vivevo come adolescente era chiaramente quella dell’abbandono, che mi portava a stare tanto chiusa in casa, a non riuscire a fidarmi delle persone, compresi i miei coetanei, e a diventare responsabile di tutta la mia famiglia, compresa mia madre. E in tutto questo, purtroppo, la rabbia e il dolore che provavo rimanevano inespressi e sepolti dal bisogno urgente di sentirmi amata e voluta in quel momento.
Il mio personale giudizio è di essere stata una bambina e poi un’adolescente che non ha ricevuto il giusto supporto in quella situazione e ricordo perfettamente di aver deciso, all’età di 21 anni, che sarei diventata io quella figura professionale e specializzata che avrebbe potuto dare il giusto sostegno a genitori e figli in situazioni del genere. Il mio dolore ha scelto di esprimersi quando ero già mamma, attraverso un esaurimento nervoso. Ed è proprio così che ho incontrato Younite, che mi ha letteralmente salvata da una parte e chiarito l’ambito lavorativo in cui volevo operare dall’altra. Younite mi ha permesso prima di tutto di fare un grande lavoro su di me e di risvegliare in me una profonda consapevolezza come donna e come mamma.
Oggi, grazie al lavoro che svolgo con Younite, sento di stare esaudendo il desiderio di quand’ero adolescente di poter guidare tanti ragazzi a sapere chi sono e in che modo utilizzare l’esperienza dolorosa che stanno vivendo per farne il ricordo più prezioso della loro vita.
Penso che il regalo più grande che possiamo farci sia di poter guardare alle ombre del passato con infinita gratitudine e profondo rispetto.
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