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Donna, mamma, bambina: ai tuoi figli servono tutte e 3!

Mamma - Donna - figlia
Nan Coosemans

Qual è uno degli errori più grandi per una mamma?

Dopo anni di lavoro come Family Coach posso sicuramente affermare che la risposta a questa domanda è: “dimenticarsi di chi è”.

 Quando si diventa mamme, si viene travolti da una sorta di “ciclone cancella-memoria” (perdonate il nome inventato, ma in effetti la sensazione è proprio quella).

Notti insonni, nuove attività, nuovi pensieri, nuove preoccupazioni, nuove priorità, un bel mix che ci stravolge come un’onda gigante che si abbatte su di noi.

Da quel momento in poi non siamo più le stesse, vero?

I primi anni di maternità sono così intensi da non permetterci di pensare tanto, semplicemente ci trasformiamo e poi dopo qualche anno, quando il ciclone si è un pochettino calmato, un giorno ci guardiamo allo specchio e pensiamo “ma cosa mi piaceva fare prima?” .

Arrivare al punto di farsi questa domanda, penso sia qualcosa che accomuna qualsiasi mamma, la differenza tra una mamma e l’altra è: cosa poi si fa dopo essersi fatte questa domanda?

 Le scelte sono semplicemente 2:

Tralasciare la risposta e andare avanti impersonificandosi con la mamma oppure decidere di  ridare spazio alla donna  (precedentemente travolta dal ciclone).

Quello che si fa dopo essersi rese conto di non riconoscersi più è fondamentale per decretare il grado di felicità della mamma, dei figli, della donna e della bambina.

Di quale bambina parlo?

Se tutti sanno che esiste una mamma e una donna, pochi considerano il fatto che dietro la donna, in effetti, ci sia anche una bambina!

Essere genitori ci spinge a dover diventare adulti a tutti gli effetti, in realtà iniziamo a diventare adulti anche prima, quando iniziamo a lavorare, a vivere da soli, a convivere ecc ecc.

Il problema di diventare adulti è che poi ci si dimentica del proprio bambino interiore.

Una mamma, che desidera essere serena, costruire un ambiente armonioso in casa e crescere dei figli che a loro volta siano sereni, ha bisogno di prendersi cura di tutte e tre questi suoi lati: la donna, la mamma, la bambina.

Vediamo insieme come.

La mamma “DONNA”: come ci si prende cura di lei?

La Donna è colei che ha desideri aldilà dei suoi figli e che per questo non si sente in colpa. La mamma e la donna sono due amiche inseparabili e l’una non esclude l’altra.

Si supportano, si danno appuntamento a metà strada per venirsi incontro.

L’una aiuta l’altra a crescere, a sbocciare nella sua bellezza e a vivere la propria vita al meglio.

Quando la donna ha una necessità, lo dice alla mamma e le chiede supporto, la mamma, come una buona amica ascolta, comprende e supporta

Allo stesso modo quando la mamma ha bisogno di spazio, di supporto, di consolazione, lo dice alla donna e lei comprenderà e supporterà.

La situazione più diffusa tra le donne è sicuramente quella di dimenticarsi della donna, di vederla come “sbagliata” come quella che vuole distrarre la mamma dai suoi doveri e “portarla sulla cattiva strada”.

In realtà la mamma spesso si porta da sola sulla cattiva strada perché essere mamma al 100% non è realistico e non è salutare.

Fare solo la mamma è assolutamente dannoso per la mamma stessa, per i compagni e per i figli.

Perché ogni mamma dovrebbe dire di no all’irresistibile istinto di fare la mamma a tempo pieno?

Perché la sensazione di appagamento che alcune donne provano nel “sacrificarsi” al 100% come madri è un eccesso che, come tutti gli eccessi, porta ad un difetto.

Il difetto è quello di abbandonare la donna e di tralasciare la sua importanza all’interno della propria vita e di quella dei propri cari.

La donna è importantissima, è lei che ha generato la mamma, la donna è quella che riporta l’equilibrio, quella che resta quando tutti vanno via, quella che non si dimentica quanto vale anche quando le cose non girano bene in famiglia.

I figli infatti prima o poi vanno via, la famiglia è sempre un mix di gioie e dolori e quando si è solo mamme, si rischia di legarsi completamente e definitivamente alla famiglia senza ritagliarsi il proprio spazio nel mondo come individui, come persone slegate dalle circostanze esterne.

Essere solo mamme porta alla frustrazione (a volte anche dopo anni e anni) perché quando si lascia quella donna in disparte lei si ribella, perché sa che questo sta mettendo in pericolo la sua felicità, la donna vuole la sua parte, pretende che i suoi bisogni siano soddisfatti senza essere per questo colpevolizzata.

Questo è il solo e unico modo di vivere equilibratamente la vita, essendo autentici, dando spazio ad ogni nostro lato e non giudicandoci mai per una scelta che sentiamo provenga dal cuore (anche se gli altri in quel momento non potranno capirla).

La Mamma e la Bambina: chi sono e perché non devono mai lasciarsi

Prima ho parlato della bambina, cosa c’entra la bambina con la mamma?

Se la donna è la parte adulta, quella che ha vissuto da adulta prima che arrivassero i pargoli, la bambina è colei che ha vissuto come figlia e non come adulta.

La bambina è fondamentale nell’educazione dei propri figli e nella gestione e miglioramento della nuova mamma.

Guai a dimenticarsi di lei.

Se con la donna, la mamma scende a patti, cerca di prometterle di darle spazio, cerca di parlarci e può temporeggiare (a volte anche per anni) con la bambina tutto questo non si può fare …non si scende a patti.

Se la donna è più o meno paziente perché adulta, la bambina non lo è.

Se la dimenticate lei piangerà, metterà il muso o forse deciderà di non tornare più.

Nel momento in cui la bambina se ne va, la mamma e la donna vagano quasi nel buio.

Nessuno più della bambina sa cosa significa essere figli, essere genitori ideali e cosa significa essere adulti forti che si sentono al top.

Perché la bambina è così importante nel guidare la donna e la mamma?

I bambini non hanno paura di sbagliare, i bambini sognano, non si curano del parere altrui, non hanno “paura che qualcosa vada storto”, sono ottimisti e completamente fiduciosi in se stessi e nel futuro.

Il bambino è anche colui o colei che ha vissuto da figlio, che ha guardato i suoi genitori e li ha “amati” o “odiati” per dei motivi, il bambino sa quello che vuole essere da grande, conosce i suoi talenti e conosce le sue paure, sperimenta ogni giorno ciò che vuol dire “andare avanti, sfidarsi, imparare”.

Chi meglio di questa persona può suggerire e consigliare una mamma e una donna adulta?

Nessuno!

Ve lo dico io care mamme, la vostra bambina interiore è quella che capirà i vostri figli se piangeranno, è quella che vi dirà se in quel momento siete troppo severe oppure troppo deboli.

La bambina interiore vi guiderà nella vostra vera realizzazione come donne e come mamme.

Se questa bambini non viene ascoltata allora ecco che arrivano depressione, angoscia, mancanza di motivazione.  E’ così che la piccola si fa sentire, è così che manda i segnali per essere considerata.

Care mamme, quando vi trovate a domandarvi: “ma perché sto vivendo questa vita? Era davvero questo ciò che desideravo per me?”

La risposta ad una domanda così profonda la custodisce solo lei, quella bambina, è LEI che ci dirà come tornare sulla retta via.

E’ con i suoi occhi che bisognerà imparare a guardare la mamma, la donna, il proprio compagno e i propri figli.

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Nan Coosemans

Master trainer in family and youth development

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nan Coosemans

Nan Coosemans

Fondatrice di Younite®, Family e Youth Coach, Autrice del libro “Quello che i ragazzi non dicono” ed. Sperling & Kupfer e mamma di 3 figli. Lavoro da oltre 20 anni nel mondo dello sviluppo personale. Ho fondato Younite® nel 2010 e Genitori in Azione nel 2016, la prima scuola online per genitori con adolescenti. Ho studiato vari anni in America, Olanda e Inghilterra integrando il lavoro sviluppato con con NLP, TLT, VT® e Family Therapist. Insieme alla squadra di Younite® ho lavorato con migliaia di ragazzi e famiglie in Olanda & Italia. Sono co-fondatrice dell'Accademia YADA, la prima scuola di formazione per diventare Family o Youth Coach in Italia

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