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Cos’è e come funziona il coaching?

Coaching
Younite

Tutto ciò che ti serve sapere prima di iniziare un percorso di coaching

INDICE

Che cos’è il coaching e in cosa consiste?

Scopri dove è nato il coaching e perché

L’International Coach Federation definisce il coaching come “una partnership con i clienti che, attraverso un processo creativo, stimola la riflessione, ispirandoli a massimizzare il loro potenziale personale e professionale.”

Il coach quindi non è un medico ma è una persona che ha studiato e si è formata per diventare una guida. Il rapporto tra il Coach e il suo Coachee (assistito) è di partnership, ossia si sta uno accanto all’altro nella corsa verso un obiettivo.

In Italia non si è del tutto abituati ad avere una guida per affrontare le difficoltà e gli ostacoli quotidiani o per imparare a tirare fuori il meglio da se stessi.

Il coach è però una persona con specifiche competenze mirate proprio a saper generare un confronto costruttivo con il suo coachee al fine di fargli raggiungere l’obiettivo prefissato.

La parola coach ha origine dalla parola francese “coche” con cui si indicava una carrozza guidata da un cocchiere. In Inghilterra è stata poi utilizzata in ambito studentesco dai ragazzi stessi per indicare i professori che meglio li guidavano nelle proprie scelte lavorative e di vita. In America, invece, come spesso abbiamo appreso dai film, il coach è nato nell’ambiente sportivo nel momento in cui l’allenatore non solo allenava fisicamente i propri allievi ma li guidava anche dal punto di vista emotivo e mentale.

A tal proposito è emozionante citare le parole del primo allenatore che ha avuto piena consapevolezza del fatto che il suo ruolo fosse qualcosa in più rispetto a quello di un mero preparatore atletico. Parliamo di W. Timothy Gallwey, allenatore/coach della squadra di tennis di Harvard, il quale ha affermava:

“C’è sempre un gioco interiore in corso nella nostra mente, non importa in che altro gioco siamo impegnati. Il modo in cui lo affrontiamo è quello che spesso fa la differenza tra il nostro successo e il nostro fallimento”

Ogni situazione infatti richiede sempre una preparazione mentale, fisica ed emotiva e solo l’approccio che tiene conto delle 3 dimensioni e non ne trascura nessuna, è capace di far arrivare al successo.

In ambito italiano, purtroppo, quando si parla di coach spesso ci si immagina solo un guru che urla e strepita da un palcoscenico e che motiva il suo pubblico utilizzando impattanti frasi motivazionali.

Il coach, invece, è prima di tutto una guida che attraverso processi e strumenti ben definiti è capace di accompagnare un adulto o un ragazzo nei percorsi di vita, professionali o sportivi.

l coach è quella persona che, attraverso il confronto stimola un processo creativo nel suo coachee, guidandolo e dandogli gli strumenti necessari a tirare fuori il suo massimo potenziale fisico, mentale ed emotivo

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Che strumenti utilizza il coach per guidare le persone?

Come funziona il coaching e che formazione ha un coach?

Mentre tutti sappiamo che uno psicoterapeuta ha avuto una formazione in psicologia, pochissimi sanno che un coach, per diventare tale, ha seguito una di queste due strade:

  • Ha imparato seguendo diversi corsi di formazione e acquisendo diverse skills (di cui parliamo sotto) per crearsi una professionalità quanto più specifica possibile nel settore di cui vorrebbe occuparsi (sport, relazioni, lavoro, famiglia)
  • Ha seguito un Accademia specializzata in un’area precisa che gli ha fornito tutti gli strumenti pratici e teorici per esercitare nell’ambito di riferimento.

Ma cosa studia un coach?

Il coach è una persona che studia le materie fondamentali per diventare una guida e quindi per poter ascoltare, comprendere e illuminare il proprio coachee rispetto agli obiettivi che si pone.

Per diventare coach è necessario conoscere i fondamentali del comportamento umano anche al punto di vista scientifico e, quindi, sapere bene le fasi di sviluppo del cervello di un uomo.

Il coach deve poi anche conoscere il funzionamento della mente dell’uomo e questo di solito viene spiegato da materie complesse come la Programmazione Neuro Linguistica che permettono di capire come un essere umano pensa quando si trova ad affrontare diverse circostanze di vita che possono essere piacevoli o meno piacevoli.

Un coach studia anche comunicazione verbale e non verbale, l’intelligenza emotiva e le connessioni tra corpo e mente, al fine di guidare il proprio coachee ad utilizzarli al massimo delle potenzialità.

Accanto alla teoria bisogna studiare anche gli strumenti pratici che servono per guidare le persone nel loro percorso di crescita personale. Strumenti di gestione delle emozioni, superamento di ansie e fobie, superamento di traumi, gestione della rabbia, strumenti per focalizzarsi meglio, riportare pace dentro di se, alzare la propria autostima o tirare fuori i propri talenti.

l coach è quella persona che, attraverso il confronto stimola un processo creativo nel suo coachee, guidandolo e dandogli gli strumenti necessari a tirare fuori il suo massimo potenziale fisico, mentale ed emotivo

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Che differenze ci sono tra coaching e psicoterapia?

Scopri quando rivolgerti a un coach e quando ad uno psicoterapeuta

Il coaching non è una terapia, come invece lo è una psico-terapia, come suggerisce appunto la parola stessa.

Il coach, come già detto precedentemente, non ha una laurea in psicologia ma ha una preparazione ampia (si spera) sul comportamento emotivo, fisico, mentale dell’essere umano in diversi ambiti di vita che possono essere relazioni, famiglia, professione, sport ecc. ecc.

Il percorso di coaching, invece, è più una metodologia che viene utilizzata con il cliente affinché questo possa sviluppare al massimo le proprie potenzialità fisiche, mentali ed emotive.

La psicoterapia invece mira alla risoluzione di disturbi psicologici e di problematiche specifiche attraverso protocolli riconosciuti e regolamentati dalla legge.

Lo psicologo infatti è una professione regolamentata e riconosciuta dalla legge mentre il invece, almeno in Italia, il coach non è, al momento, una professione regolamentata.

Questo non vuol dire però che il coaching non abbia etica e professionalità.

Un bravo coaching fa esplicitamente chiaro al proprio coachee che, in presenza di problematiche che esulano la propria competenza, dovrà rivolgersi ad uno specialista dei disturbi psicologici, quale appunto lo psicoterapeuta.

Ci si rivolge al coach quando pensiamo di aver bisogno di un sostegno, di qualcuno che possa farci ragionare in maniera diversa, che possa darci degli strumenti pratici per risolvere questioni pratiche come difficoltà relazionali, emotive, mentali, professionali e familiari.

Il percorso di coaching può iniziare sia da un disagio o una difficoltà, sia da una situazione buona che però si ha voglia di migliorare e rendere ottima.

La psicoterapia è appunto una terapia mirata a risolvere disturbi psicologici, il coaching è una metodologia attraverso cui si guida la persona a dare il meglio di se, a trasformare gli ostacoli in opportunità e i propri limiti in capacità.

Chi è il Family Coach e quando ci si rivolge a lui/lei?

Scopri come questo professionista può supportare la tua famiglia?

Tra le tante figure di coach (sportivo, professionale, relazionale) particolare attenzione merita il coach per famiglie.

Il coach per famiglie è una figura poco diffusa in Italia, ma molto affermata all’estero, è un professionista che si occupa di guidare i genitori ad affrontare al meglio le sfide che ci sono nel crescere i figli e nell’ andare d’accordo con il/la partner in merito alla gestione della vita familiare.

Il coach per famiglie è in grado di creare connessioni tra i membri della famiglia, supportando sia i genitori che i figli a comunicare meglio, andare maggiormente d’accordo, costruire momenti di qualità in famiglia, elevare l’autostima e gestire i momenti difficili.

La famiglia è come una piccola azienda …che però dura per sempre! Per farla funzionare bene ci vuole visione, unione di intenti, determinazione, pazienza e formazione!

Non è facile tenere sempre la squadra tutta unita, non credi?

Ecco perché un buon Family Coach ha gli strumenti giusti e le competenze adatte a leggere tra le righe le dinamiche familiari, a capire gli obiettivi da raggiungere e ad interagire poi con ogni membro della famiglia con il giusto approccio.

Affidarsi a un coach per famiglie può portare a diversi benefici, tra i quali:

  • Migliorare comunicazione genitore-genitore e genitori-figli
  • Creare rispetto e condivisione dei valori importanti
  • Fare chiarezza sui ruoli e sulle divisioni di compiti e responsabilità
  • Dare gli strumenti per creare armonia nella famiglia
  • Dare gli strumenti per creare tolleranza delle diversità in famiglia
  • Guidare i genitori nel costruire momenti di qualità per la famiglia

“Fare il genitore” è sempre stato considerato un qualcosa di “istintivo” mentre invece, soprattutto durante l’età adolescenziale dei figli, è fondamentale che i genitori mettano da parte le proprie credenze ed inizino a “crescere con i figli” imparando nuovi modi di comunicare, ascoltare e approcciare ai propri figli.

Se questo non avviene si va incontro ai soliti comuni problemi quali: litigi, eccessivo stress, depressione, demotivazione dei figli, figli ribelli, mancanza di rispetto ecc. ecc.

Durante l’età adolescenziale, infatti, iniziano le sfide genitoriali più dure con i figli, che, tra l’atro, spesso si affiancano a problemi sul lavoro, nella coppia o nella relazione con la famiglia d’origine.

Un genitore dovrebbe trasformarsi in guida per i propri figli e per farlo non può affidarsi solo all’istinto ma dovrebbe essere guidato a sua volta nel gestire le proprie emozioni, lavorare sulle proprie credenze mentali e avere piena consapevolezza dei propri limiti e delle proprie capacità.

Il Family Coach è un professionista che guida i genitori verso una gestione serena della famiglia, del rapporto con il partner e del rapporto con i figli.

Chi è il Coach per adolescenti e quando è utile rivolgersi a lui?

Scopri se un coach potrebbe fare al caso di tuo figlio o tua figlia adolescenti

Come già anticipato sopra, i ragazzi in fase evolutiva, hanno estremamente bisogno di essere guidati, spesso anche da persone che non siano i propri genitori.

Un coach per adolescenti o Youth Coach o Teen Coach è una persona che ha studiato le dinamiche adolescenziali, conosce i ragazzi, padroneggia gli strumenti adatti a relazionarsi con loro e sa come supportarli nel difficile e tortuoso percorso di crescita.

Un buon coach è prima di tutto un esempio, questo vuol dire che deve essere una persona integra, che rispetta se stessa e gli altri, che ha ben presente i propri valore, che fa ciò che promette, che ha fatto pace con il passato, che si mette in gioco per andare oltre la propria zona di confort e che quindi si conquista il rispetto e la stima degli altri, soprattutto quella dei ragazzi.

Il coach per adolescenti può fare davvero tanto, ecco alcuni risultati che può ottenere con i ragazzi:

  • Supportarli nel migliorare la propria autostima
  • Guidarli verso una gestione più saggia e sana delle emozioni
  • Fargli capire/scoprire il loro potenziali
  • Dargli gli strumenti per individuare i propri talenti
  • Dargli gli strumenti per trovare la motivazione
  • Aiutarli a fortificarsi e a superare le difficoltà

Non c’è bisogno di “partire da un disagio” per rivolgersi al coach, una buona motivazione per contattare un coach potrebbe anche essere quella di “partire da un obiettivo” come succede quando i ragazzi vogliono superare gare sportive, competizioni musicali, percorsi professionali e/o scolastici.

Il coach è una figura a cui rivolgersi quando si pensa che un percorso da uno psicoterapeuta sia in quel momento “inadeguato” poiché “eccessivo”. 

(come già detto prima, un buon coach si accorge quando le difficoltà presentate dal proprio coachee vanno aldilà delle proprie competenze ed ha l’obbligo morale di interrompere il percorso e informare il proprio paziente).

Un coach per adolescenti è prima di tutto un esempio per i ragazzi, una persona a cui loro possono ispirarsi e che iniziano a stimare in maniera automatica e naturale.

Un coach per adolescenti è prima di tutto un esempio per i ragazzi, una persona a cui loro possono ispirarsi e che iniziano a stimare in maniera automatica e naturale.

Come scegliere un buon coach per la famiglia

Ecco le caratteristiche fondamentali di un family coach e di un coach per adolescenti

Come si sceglie un buon coach in un mare di coach? E soprattutto come si sceglie un coach per famiglie e per adolescenti?

Mentre, infatti, coach con esperienza nella carriera, nella vita e nelle relazioni ce ne sono tanti e alcuni anche molto accreditati, di coach per famiglie e per adolescenti che abbiano davvero un’esperienza storica nell’ambito ce ne sono veramente pochi.

Il primo fattore che serve guardare per scegliere il proprio coach è infatti la formazione sia teorica che pratica che ha avuto. Per guidare un genitore o un adolescente non basta sapere come funziona l’età evolutiva dei ragazzi o cosa succede nella mente di un genitore in difficoltà. Bisogna che il coach abbiamo fatto pratica e che si sia formato con trainer esperti in questo specifico contesto.

Al momento infatti, moltissime sono le scuole, che hanno visto un’opportunità di business e che hanno pensato di aprire, da un giorno all’altro corsi per diventare family coach e teen coach.

Bisogna diffidare e chiedere sempre dove il coach si è formato e con chi si è formato e se ha accumulato ore di esperienza. Quando infatti si tratta di scegliere da chi farci guidare dobbiamo essere sicuri che sia la persona adatta a noi.

Il coach per famiglie e il coach per adolescenti spesso differiscono, ci sono persone più propense a lavorare solo con i ragazzi e persone più propense a farlo sia con genitori che con ragazzi per supportarli nelle dinamiche relazionali che riguardano entrambi.

Quanto costa fare un percorso di coaching

Scopri quando e se il coaching ti conviene

Il costo di una sessione di coach può andare da alcune decine di euro all’ora, fino a più di un centinaio di euro all’ora. Tutto dipende dall’esperienza di quel coach, dalla sua formazione e dai risultati che ha avuto in passato.

La credenza che il coaching sia più conveniente e quindi preferibile dal punto di vista economico alla terapia psicologica è assolutamente errata.

Il coaching, infatti, potrebbe essere anche costoso quanto la psicoterapia.

Scegliere il coaching non è quindi una scelta che si fa “per risparmiare” ma che si fa per motivi molto più importanti.

Scegliere il coaching significa scegliere di farsi supportare da una guida, di avere qualcuno con cui confrontarsi sessione dopo sessione, qualcuno da cui ricevere gli strumenti per affrontare le sfide presenti o per arrivare ad un obiettivo futuro.

Il coach, come già detto, non è uno psicoterapeuta ma è una persona che ha studiato per accompagnarti lungo strada, sostenerti, e guidarti verso la migliore versione di te stesso.

Il percorso di coaching può essere costituito da diverse sedute one to one o da incontri di gruppo. Ma può anche avvenire durante durante un evento, un weekend o 1 settimana in cui ci si dedica completamente alla propria crescita personale.

Dove trovare un buon Family Coach o Teen Coach?

Coach per famiglie e adolescenti in Italia

Stai cercando un buon Family Coach o un buon Coach per adolescenti?

I coach che lavorano con Younite, si sono formati presso l’Accademia YADA con un percorso di ben 3 anni di studio comprensivo di pratica e tirocinio. Ogni coach è stato personalmente seguito da Nan Coosemans, fondatrice di YOUNITE, e da Florian Hiele, Coach specializzato in ansie e fobie sociali durante l’età evolutiva, e fondatore di YADA.

Se pensi di aver bisogno di un buon coach per famiglie o per adolescenti contattaci attraverso il box sottostante, ti indicheremo la persona più giusta per te!

+39 338 482 5290

Dal lunedì al venerdì – dalle 8.00 alle 19.00

Indirizzo: Via empoli 31 – Riccione

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