Caro lettore,
vorrei iniziare questo articolo citando le parole del filosofo e generale cinese Sun Tzu, che diceva: “Conosci il tuo nemico e saprai come sconfiggerlo” . Se infatti un genitore o insegnante non conosce il bullismo non potrà mai aiutare il proprio figlio o alunno ad affrontarlo e a liberarsene.
Lo sapevi ad esempio che il bullismo si può manifestare in ben 6 forme diverse? E soprattutto, lo sapevi che le parole che noi genitori e insegnati a volte, pronunciamo per stanchezza o per nervosismo possono essere annoverate tra le varie forme di bullismo? Magari quest’ultima cosa ti lascerà un po’ perplesso però spesso è proprio così!
Per farti ben comprendere lascia che ti racconti un episodio che mi è capitato l’altro giorno, poi analizzeremo le 6 diverse tipologie di bullismo più comuni tra gli adolescenti
La scorsa settimana ero al mare con mio figlio che ha due anni e mezzo e, mentre cercavamo di “pescare” i pesci nel mare, ho sentito una bimba di circa 3 anni, che piangeva e urlava a gran voce!
Aveva paura di entrare nell’acqua. Per un bimbo così piccolo è totalmente normale che anche il mare Adriatico sembri immenso e minaccioso come l’Oceano. Il papà però, invece di tranquillizzarla le ha urlato contro queste parole: “Basta!!! Se fai così nessuno ti sopporta”.
Questa frase che, molto probabilmente, abbiamo sentito o detto tutti almeno una volta nella vita, è tanto comune quanto pericolosa ed è una forma di bullismo. Te ne renderai meglio conto leggendo ora quali sono i 6 tipi di bullismo più diffusi.
1. BULLISMO VERBALE
Il bullismo verbale avviene esclusivamente attraverso la parola ed è molto più diffuso di quello che si crede. Proprio come ti mostravo nell’esempio, anche solo 3 parole dette in un momento di stress possono causare una ferita molto più profonda di quello che si crede.
È bullismo verbale esplicito se un ragazzo dice: “Sei proprio grasso/a come tuo padre” oppure “Sembri la strega di Harry Potter”. È bullismo verbale implicito se un ragazzo dice ad un altro: “Quella maglietta che indossi fa proprio schifo” oppure “Dove hai preso quella roba, l’hai rubata da qualche parte?”.
Cosa può fare un genitore? Per prima cosa un genitore deve accorgersi del fatto che il figlio sia vittima di bullismo verbale. Questo lo può capire dal momento in cui il ragazzo o la ragazza non hanno più voglia di uscire, non vogliono più frequentare alcune cerchie di amici oppure magari assumono un atteggiamento nervoso e molto triste dopo aver ricevuto e letto alcuni messaggi. È importante che il genitore sappia come interpretare questi campanelli d’allarme in modo da evitare di giudicare il proprio figlio e di porsi in una modalità di ascolto e comprensione.
2. BULLISMO FISICO
Il bullismo fisico è spesso il passo successivo a quello verbale e avviene attraverso un contatto fisico. Il ragazzo o la ragazza vengono spinti, strattonati, trattenuti per strada o addirittura picchiati. Questa forma di bullismo è molto frequente negli ambienti dove i ragazzi si trovano da soli e non hanno il controllo diretto di un adulto come ad esempio i bagni della scuola o i luoghi pubblici d’incontro dei ragazzi.
Come può un genitore accorgersi se il figlio é vittima di bullismo fisico? Innanzitutto bisogna osservare il proprio figlio e controllare che non abbia lividi, tagli o vestiti rotti. In tal caso non bisogna chiedere subito cosa sia successo, ma è meglio parlare in un secondo momento con calma cercando di rivolgersi a lui o lei con amore. Solo facendo così si potrà ottenere qualche risposta. Le vittime di bullismo infatti, nonostante siano innocenti, provano molta vergogna per ciò che gli viene fatto e spesso tendono anche ad addossarsi le colpe pensando di aver “meritato” quell’ aggressione.
3. CYBERBULLISMO
Il cyberbullismo avviene attraverso internet con l’utilizzo del telefono, dell’I-pad o del computer. Complici di questa forma di bullismo sono le piattaforme social come facebook, snapchat, instagram, tellonym che, pur essendo considerate dai ragazzi quasi come luoghi “reali” di incontro, conservano comunque la dimensione virtuale che rende più facile offendere, minacciare, molestare e mettere in imbarazzo una persona. Spesso, infatti, i ragazzi non si rendono conto di quanto sia grave scrivere o fare alcune cose anche se virtualmente e si dimenticano che dietro ogni schermo c’è una persona con dei sentimenti. Un esempio di cyberbullismo potrebbe essere una conversazione whatsapp che si svolge così` -> Ragazzo: Ciao a tutti! Risposta: Ciao Coglione cosa vuoi? Ragazzo: Cosa fate questa sera? Risposta: scusa ma perché dovremmo uscire con te?
Cosa può fare un genitore in questo caso? Il primo passo è osservare l’atteggiamento del proprio figlio quando è on line. Bisogna capire se cambia spesso umore dopo essersi connesso, se è ansioso, se ride o se è triste. Se si nota qualcosa di sospetto si può aspettare il momento opportuno per fare delle domande. Io consiglio sempre di farlo un po’ prima di andare a letto perché in quel momento si è sempre molto vulnerabili e gli adolescenti sono più aperti a parlare.
4. BULLISMO RELAZIONALE
Il bullismo relazionale è molto diffuso ma meno riconosciuto come tale e si verifica ogni volta che un ragazzo viene escluso da un gruppo, non viene coinvolto nelle uscite, nei giochi di squadra o in qualsiasi altra attività di gruppo. Un esempio tipico di bullismo relazionale é quando una ragazza del gruppo invita tutti gli amici alla sua festa tranne tua figlia, oppure quando un ragazzo va a mangiare con tutti gli amici ma aveva detto a tuo figlio che non andava da nessuna parte per poi ostentare il tutto con delle foto su Instagram.
Cosa può fare un genitore in questo caso? Per prima cosa può cercare di capire se ad esempio il figlio o la figlia non hanno più voglia di uscire con una determinata compagnia, o anche se decidono di non uscirci quando è presente un amico o un’amica in particolare. Il bullismo relazionale è molto difficile da accettare soprattutto per un adolescente per cui il gruppo di amici è tutto. Per poter aiutare il proprio figlio bisogna parlarci, ascoltare come si sente e fargli capire che ciò che sta subendo non é normale e che chi commette questi atti è una persona che potrebbe soffrire o avere qualche disagio. Bisogna appoggiare il proprio figlio e non lasciarlo solo nell’ affrontare tutto questo.
5. BULLISMO RAZZISTA
Il bullismo razzista si manifesta attraverso insulti razziali e gesti offensivi verso la religione o la cultura di un ragazzo o di una ragazza. Esempi di bullismo razziale sono le seguenti frasi: “Tu che sei napoletano non sarai mai affidabile” oppure “Tu sei dell’Islam, fai parte dell’ISIS, terrorista!”
Cosa può fare un genitore davanti a questo tipo di bullismo? Per prima cosa può stare attento a come parla in casa e a come si rivolge nei confronti di altre culture e altre religioni. Se sospetta che il proprio figlio venga preso di mira a causa del suo credo o della sua provenienza può sempre parlarci cercando di porre maggior attenzione all’ascolto piuttosto che al trovare soluzioni. Spesso, come genitori, possiamo guarire una ferita anche solo lasciando che i nostri figli si sfoghino con noi. In seguito, però, sarebbe opportuno introdurre in casa conversazioni più serie mirate a far comprendere al proprio figlio il fenomeno del razzismo, da dove nasce e perché alcune persone sono razziste.
6. BULLISMO SESSUALE
Il bullismo sessuale avviene attraverso un contatto fisico indesiderato oppure un commento offensivo o troppo invadente relativo alla sfera fisica o sessuale di un ragazzo o di una ragazza. Le vittime di questo bullismo sono solitamente le ragazze. Un esempio di bullismo sessuale può essere la seguente affermazione: “Non vali altro che il tuo culo, sei una troia se ti vesti così”.
Cosa può fare un genitore? Può osservare se la propria figlia, da un giorno o l’altro, si veste in modo di verso ad esempio meno sexy del solito oppure se non vuole uscire con alcuni suoi compagni maschi o se parla molto male di loro. Questi atteggiamenti sono tutti campanelli d’allarme. Se si trova conferma ai propri sospetti la cosa più importante da fare per la propria figlia adolescente é apprezzare il suo valore femminile facendole capire il grande valore che ha.
Fammi sapere se questo articolo ti è stato utile e se hai avuto una brutta esperienza con il bullismo scrivimi pure per raccontarmela. Ricordati che noi offriamo percorsi di coaching genitori e figli personalizzati e che abbiamo una scuola on line per soli genitori di adolescenti dove potrai apprendere come affrontare tutte le difficoltà dell’adolescenza.
