Bullismo a scuola
Agli occhi di un bambino anche un lago sembra un oceano e davanti a questa nuova esperienza, il bambino vive grandi paure, incertezze e insicurezze.
La stessa cosa accade ai nostri figli quando devono affrontare le scuole medie o superiori. Si tratta di un cambiamento che a noi potrebbe sembrare “naturale e automatico” ma che a loro invece genera molte paure che non vanno sottovalutate.
Di fronte al timore dell’incertezza non tutti i ragazzi reagiscono bene, alcuni diventano succubi dei coetanei mentre altri si costruiscono una maschera per sembrare più forti di quello che sono, ed ecco spiegato come si diventa bulli e/o vittime di bullismo.
Bulli si nasce o si diventa?
Durante i nostri campi estivi e weekend di formazione per adolescenti notiamo che i ragazzi, spesso, non pensano di essere dei bulli, però in realtà lo sono.
Praticamente agiscono in maniera offensiva senza rendersi conto della sofferenza che generano e questo spesso (ma non sempre) accade perché hanno visto troppe volte quegli atteggiamenti e li ritengono “normali”.
Il cervello degli adolescenti affronta un momento di grande stress, è infatti impegnato a crescere sia fisicamente che psicologicamente. In questo periodo della loro vita, i ragazzi, sono alla ricerca della propria identità e devono affrontare ogni giorno una nuova scoperta relativa al proprio mondo esteriore ed interiore.
Iniziare le scuole medie o superiori è per loro un passo gigantesco che li mette a dura prova e li porta a chiedersi: “Sono abbastanza figo? Mi vesto abbastanza bene? Sono abbastanza alto? Il mio seno è abbastanza grande? ”
Di solito la risposta a questi interrogativi è sempre “NO” e questo pensiero negativo genera in loro forti insicurezze.
Per il mondo adolescenziale infatti ciò che conta è essere popolari e, se questo non accade, si fa di tutto per poterlo essere, anche fare del male agli altri.
Se infatti per un motivo o per un altro, un adolescente maschio o femmina che sia, non riesce ad avere il potere, allora potrebbe cercare di prenderselo comportandosi da bullo o da bulla.
Chiaramente bulli non si diventa da un giorno all’altro, questa trasformazione dipende in gran parte dall’educazione ricevuta, dai valori familiari acquisiti e anche dai tratti del carattere dell’adolescente stesso.
I ragazzi che in famiglia reagiscono in maniera prepotente e aggressiva quando non ottengono ciò che vogliono potrebbero essere dei buoni candidati a diventare futuri bulli a scuola. Anche un figlio che ha avuto un’infanzia dura potrebbe esprimere il suo disagio durante l’adolescenza tirando fuori la sua prepotenza per tentare di colmare la bassa autostima di cui soffre.
Il genitore preoccupato che il proprio adolescente possa diventare un bullo o una bulla dovrebbe, innanzitutto, rendersi conto del cambiamento generale che quel figlio sta affrontando e offrirgli la propria guida. Spesso infatti i ragazzi agiscono per mancanza di consapevolezza riguardo le conseguenze delle proprie azioni e un genitore dovrebbe essere lì per chiarirgli questo aspetto.
Come capire se il proprio figlio è una vittima di bullismo a scuola? E come si può reagire?
Per prima cosa bisogna osservare bene se si notano una delle seguenti cose:
- rotture di amicizie importanti
- Non vuole andare a scuola
- stress, ansia e depressione
- preferenza a rimanere a casa piuttosto che ad uscire
- abiti o zaini strappati o macchiati
- perdita di appetito
- mal di pancia, testa e disturbi del sonno
- tagli, segni sulla pelle, lividi
Alcuni ragazzi diventano vittime di bullismo a scuola e questo tipo violenza rischia di sconvolgere per molto tempo il loro senso di sicurezza. I bulli di solito selezionano le proprie vittime scegliendo alcuni coetanei che sono “diversi” dagli altri per alcune caratteristiche fisiche, culturali o religiose (puoi approfondire le varie forme di bullismo sul nostro articolo, cliccando qui)
Un adolescente vittima di bullismo a scuola di solito manifesta ansia, inventa scuse per non andare a scuola più e potrebbe anche smettere di studiare di proposito. Durante le coaching privati con i ragazzi vittime di bullismo, spesso viene fuori che abbiano deciso di lasciare la scuola perché infastiditi da alcuni bulli.
Nel caso in cui tu abbia il sospetto che tuo figlio o tua figlia possano essere vittime di bullismo allora segui questi passi per potergli stare accanto e aiutarlo/a:
- Cerca di essere molto aperto all’ascolto, non giudicare subito, non cercare soluzioni. Tuo figlio si deve sentire accolto, ascoltato e al sicuro.
- Chiedigli della scuola e delle amicizie e, se hai notato dei cambiamenti, chiedigli il perché di quei cambiamenti. (Mi raccomando non devi fargli un’intervista perché in questo modo potrebbero chiudersi subito a riccio e decidere di non raccontarti niente)
- Chiedigli se è vittima di bullismo o se viene disturbato da qualcosa o qualcuno
- Vai a parlare con la scuola, chiedi alla sua professoressa o insegnante se ha notato delle differenze e come si trova tuo figlio in classe.
- Trova soluzioni insieme a tuo figlio su come affrontare il bullo, esempio chiedigli: “cosa succede se (nome bullo) ti fa questo, come ti fa sentire e in che modo potresti affrontarlo secondo te?” “Cosa potrebbe essere utile se……….” “Cosa ti farebbe sentire meglio, cosa potresti fare per…?”. Domanda senza trovare tu le soluzioni, è importante che lui sviluppi da solo la capacità di risolvere le situazioni difficili.
Spero che questo articolo ti abbia aiutato ma ricorda che se hai il sospetto che tuo figlio sia un bullo a scuola o una vittima di bullismo a scuola e desideri che lui o lei faccia un percorso con noi o vuoi aiuto tu come genitore, contattaci scrivendo a info@youniteonline.com.
Dai un’occhiata anche ai nostri eventi per ragazzi, in tutti i nostri corsi lavoriamo sull’autostima, sulle emozioni e sulla consapevolezza dei ragazzi nell’affrontare la scuola e la vita quotidiana.
Nan Coosemans
Fondatrice di Younite
