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Adolescenti e cibo: l’importanza della alimentazione in adolescenza

Adolescenti e cibo
Picture of Nan Coosemans

L’importanza del cibo nel periodo dello sviluppo. 

“Mamma cosa c’è da mangiare? Ho fame di nuovo”, “Io questo non lo voglio”, “possiamo andare al Mac stasera?”, “Sono grassa”, “Sono magro”, “non voglio mangiare”. 

Ogni genitore davanti a queste frasi inizia un po’ a sbuffare, stanco di dover sempre “accontentare” le richieste dei figli adolescenti che, come al solito, non seguono i consigli e le regole della casa. 

“Quello che c’è a tavola si mangia, non ti piace? Bene vai a letto digiuno” 

So che state pensando che questi, forse, erano i metodi educativi più efficaci, però, come spesso dico, non si può sempre prendere il passato come riferimento per educare i nostri figli. 

Le strade e i metodi utilizzati nel passato NON sono e non possono essere sempre efficaci nel presente, la società è troppo cambiata e così anche gli adolescenti. 

Se prima i nostri padri e nonni non tolleravano i vizi a tavola era perché la loro storia di vita era fortemente ancora legata alla seconda guerra mondiale, alla paura, alla fame, alla povertà. 

In questo quadro disastroso non c’era spazio per la scelta e per i vizi e i padri e le madri erano costretti a seguire questa linea del “si mangia quello che c’è o non si mangia affatto”. 

Oggi, in questo mondo ricco di scelta, di benessere, di pubblicità, di vizi, è impossibile per un adolescente capire questa linea educativa e accettarla. 

Con questo non voglio dire che i ragazzi devono essere viziati…anzi! Voglio solo dire che in famiglia, per fortuna, si ha la possibilità di trovare un buon compromesso per tutti, che soddisfi la salute, il palato e il cuore. 

Quanto è importante un’alimentazione corretta in adolescenza?

Molto importante. Durante l’adolescenza bisogna dare al corpo tutti i nutrienti di cui ha bisogno per poter completare il suo sviluppo psico-fisico al meglio! 

Lo so che spesso l’alimentazione dipende un po’ dalla cultura del posto dove si vive, da quello che siamo stati abituati a mangiare da piccoli e a cucinare, dai consigli delle amiche – delle suocere – degli influencer e chi più ne ha più ne metta. 

Ma bisognerebbe invece che ogni genitore si facesse una sua cultura rispetto a quello che serve ad ogni adolescente per poter crescere forte e sano. 

Voi vi sentite di poter affermare di conoscere abbastanza bene ciò che servirebbe ad un adolescente per crescere sano? Se la risposta è no, allora continuate a leggere.

Un esempio molto banale (che tutti sanno) è quello di preoccuparsi che la dieta dei ragazzi sia ricca di calcio e fosforo, ma come si traduce questo a tavola? 

Conoscete davvero i cibi ricchi di calcio o andate per sentito dire? Rispettate davvero questo principio oppure vi limitate ad allungare il pezzetto di parmigiano ai vostri figli ogni tanto (che a molti non piace) o magari a comprare “i cereali ricchi di calcio”? 

Attenzione a questi errori banali, mangiare una tantum il parmigiano o comprare prodotti che si “spacciano” per salutari non servirà ad uno sviluppo sano dei ragazzi, servirà solo a farci sentire in pace con noi stessi e a raccontarci che “abbiamo fatto una buona cosa”. 

Lo so che a volte, la cosa che verrebbe da fare sarebbe quella di comprare le pillolette di vitamine e Sali minerali e dargliele …ma questo non li abituerebbe però anche a mangiare bene e a nutrire con funzionalità oltre che con gusto il proprio corpo. Gli integratori si possono assumere ed è bene che in alcuni casi vengano presi, ma non rappresentano l’alternativa valida ad un quadro di educazione alimentare.

Lo sapevate che l’Osteoporosi è la conseguenza di una scarsa mineralizzazione ossea in epoca adolescenziale?

Lo sapevate che anche l’obesità persistente adulta affonda le radici in età adolescenziale

Insomma, mettersi a tavola non è una questione di gusto ma anche di funzionalità

La domanda da rivolgersi è questa: questo cibo è buono ma a cosa mi serve? La ricetta che faceva sempre mia madre è bilanciata oppure è soltanto super golosa?Quante volte a settimana assumiamo queste vitamine? Il modo in cui cuocio i cibi li depriva dei loro nutrienti oppure no?

Ogni età ha le sue necessità e ogni famiglia dovrebbe un po’ adattare il proprio piano alimentare sulle esigenze (e sui gusti) dei propri componenti.

Non vale più il solo “cucino come mi ha insegnato mia madre” perché forse i nostri avi nemmeno sapevano di quello che era necessario mangiare durante lo sviluppo. 

Certo alcune volte la dieta dei nonni era la migliore, si parla di tempi in cui il cibo in scatola non era una normalità, un’epoca in cui si cucinava sempre secondo la regola dei “5 ingredienti”. Non la conoscete? Beh si dice che ogni ricetta e ogni cibo (anche quello inscatolato) per essere considerati sani dovrebbero contenere 5 ingredienti al massimo e basta! 

Di sicuro da alcune abitudini dei nonni possiamo prendere spunto: fare le cose in casa, prediligere ricette semplici, evitare i conservanti, mangiare solo frutta e verdura di stagione, comprare dall’amico contadino o allevatore.  Cose che per loro erano ovvie ma che per noi sono diventate l’eccezione (purtroppo)!

La sfida dei genitori di oggi è infatti quella di essere più forti di questa società frenetica e darsi come PRIORITA’ quella di mangiare bene e di regalare alla famiglia un buon piano alimentare. 

Adolescenti, rapporto con il cibo e con il corpo: quali sono i rischi?

Durante l’adolescenza il corpo prende il sopravvento e sfugge dal controllo del ragazzo o della ragazza. Sembra impazzito, fa ciò che vuole e gli adolescenti ne sono “vittime” che non hanno potere su quello che sta succedendo.

Chi si arrotonda, chi si affina, chi si alza, chi resta della stessa altezza, chi ha la pelle grassa, chi ha la cute secca, chi cambia la voce, chi ha la barba e chi no. 

L’adolescenza è il laboratorio della vita gestito da uno scienziato un po’ pazzo ma geniale dove, si entra bambini e ci si trasforma in adulti, come ogni trasformazione ha delle fasi che non sono uguali per tutti. La sperimentazione in questo laboratorio è soggetta a tante variabili ed è imprecisa e imprevedibile, giocando spesso brutti scherzi ai ragazzi. 

Il rischio è dunque quello che l’adolescente si guardi allo specchio e, ignaro del fatto di trovarsi in un laboratorio trasformativo, inizi a pensare che quella sia la sua forma permanente, che lui/lei non si piaceranno mai abbastanza

Come ogni cosa che non si riesce a controllare genera frustrazione, così anche l’adolescente, se non tollera o impara a trasformare la frustrazione in altro, inizia ad essere irrequieto e ad andare alla ricerca spietata di strumenti che gli permettono di controllare questo corpo ingestibile. 

Quali sono gli strumenti? Ecco vi di seguito tutta una serie di strumenti potenzialmente pericolosi:

Sono grassa/grasso -> diete ipocalorica che limita l’apporto di vitamine e Sali minerali essenziali oltre a portare al più grosso rischio di soffrire di disturbi del comportamento alimentare.

Sono piccolo e troppo “secco”-> dieta iper proteica con supplementi di amminoacidi. Un’alimentazione che potrebbe affaticare i reni e portare comunque a degli squilibri, soprattutto a questa età.

Sono triste, mi sento sola, sono arrabbiata/o -> mangio a dismisura per regalarmi piaceri che non trovo altrove nella mia vita.

Non voglio mangiare carne e in più voglio dimagrire -> diete vegane e vegetariane improvvisate senza la minima consapevolezza sulle conseguenza e su ciò che si sta facendo.

Come si introduce una buona alimentazione in casa se gli adolescenti rifiutano di seguire le regole?

Oltre al fatto di entrare in conflitto con il proprio corpo gli adolescenti sono anche quelle personcine che amano trasgredire le regole e che non hanno ancora sviluppato tutte le capacità cerebrali per poter fare scelte sagge e ragionate. 

Gli amici vanno al Mac, loro vogliono andare al Mac, la pubblicità dice che è uscito il nuovo gelato con doppio cioccolato e caramello, e loro vogliono quello. C’è la nutella in casa? Finisce dopo un giorno. 

Purtroppo spesso non c’è misura nella loro testa e devono essere i genitori a mettere delle regole in casa. Ma prima ancora delle regole bisognerebbe che i genitori si costruissero una cultura sull’alimentazione e che lavorassero NON sulle imposizioni ma sulla coscienza dei ragazzi rispetto a ciò che stanno ingerendo. 

Questo, ad esempio, è ciò che facciamo noi ai nostri Camp Estivi  con tutti i ragazzi, creiamo in loro consapevolezza sul cibo e sul corpo. 

Spiegare ai ragazzi che tutto ciò che viene spacciato come buon non è spesso salutare, spiegare cosa c’è dentro alcune creme al cioccolato molto famose che vengono vendute come salutari. 

Dare ai ragazzi la coscienza significa dare loro uno strumento con cui scegliere e saper scegliere per se stessi.

L’imposizione genera trasgressione, la coscienza genera responsabilizzazione. 

Sfido io un ragazzo, dopo avergli spiegato che in un bicchiere di coca-cola i ¾ sono composti da puro zucchero bianco, a non pensare a questa cosa quando la beve. Magari la berrà ancora, ma per lui o lei sarà impossibile non pensare più al fatto che è come se stesse bevendo zucchero liquido. 

Spiegare ai ragazzi cosa succede se assumono troppo zucchero li aiuterà a capire come mai si sentono deboli, affaticati o poco concentrati nello studio!

Oltre a creare consapevolezza si deve poi creare l’abitudine, se vado al supermercato e compro “pizzette”, “merendine”, “cioccolatini”, “biscottini”, “creme di vario tipo”, “ghiaccioli fatti di zucchero”, “cibi in scatola”, “gelatini freschi”, “patatine” con la speranza di mettere una regola sull’uso di questi cibi …allora sto facendo un lavoro molto controproducente. 

“Perché mamma o papà comprano questi cibi se non sono sani?” 

Per mangiare bene, bisogna avere frigo e credenze pulite, ricche di snack e cibi sani. Le alternative alle merendine sono infinite, basta informarsi un po’ e resistere alla tentazione di “non perdere tempo e prendere cose già pronte”. 

Infine bisogna dedicare tempo a far vedere ai ragazzi anche come prepararsi da soli delle alternative più sane. Dedicare 1 ora a settimana a preparare dei biscotti per la colazione insieme, a preparare il pane per la cena, fare una pasta in casa, fare un’insalatona fresca e gustosa, preparare una torta sana come merenda. 

Se si metteranno insieme queste cose i ragazzi riceveranno sicuramente un’educazione alimentare importante che farà la differenza nel loro sviluppo e nella loro vita da adulti. 

Genitori volete conoscere tutti i segreti su come nutrire al meglio un adolescente? 

Vi piacerebbe scoprire cosa preparare in base alle loro esigenze nutritive? Vorreste anche imparare cosa preparargli il piatto giusto per situazioni specifiche come: allenamenti importanti, leggero sovrappeso, disidratazione (magari dopo una serata di bevute con gli amici), presenza di fame abbondante e altre circostanze? 

Non mancate all’ evento Younite “Famiglie in Azione” il 15 e 16 Ottobre 2022 a Riccione, un weekend per tutta la famiglia in cui sarà presente, tra i diversi speaker specializzati in adolescenza, anche la nutrizionista Stefania Ruggeri, autrice del libro “Mamma che fame”. 

Ci parlerà di come si nutre un adolescente, di cosa fare e cosa evitare, di come si mette d’accordo gusto e salute e di come ogni famiglia possa ambire a costruire un piano alimentare sano e adeguato per tutta la famiglia.

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Spero che questo articolo vi sia stato un po’ d’aiuto a capire l’importanza del cibo all’interno del contesto familiare. Vi aspetto tutti a Famiglie in Azione per imparare insieme strumenti ancora più specifici. 

Concludo quindi dicendo: Buon appetito a tutti!

Nan Coosemans

Family e Youth Coach, fondatrice di Younite e mamma di adolescenti!

 

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Nan Coosemans

Fondatrice di Younite®, Family e Youth Coach, Autrice del libro “Quello che i ragazzi non dicono” ed. Sperling & Kupfer e mamma di 3 figli. Lavoro da oltre 20 anni nel mondo dello sviluppo personale. Ho fondato Younite® nel 2010 e Genitori in Azione nel 2016, la prima scuola online per genitori con adolescenti. Ho studiato vari anni in America, Olanda e Inghilterra integrando il lavoro sviluppato con con NLP, TLT, VT® e Family Therapist. Insieme alla squadra di Younite® ho lavorato con migliaia di ragazzi e famiglie in Olanda & Italia. Sono co-fondatrice dell'Accademia YADA, la prima scuola di formazione per diventare Family o Youth Coach in Italia

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