Adolescenti: ecco la voce dei ragazzi e i consigli della Youth Coach.
Quando i nostri figli diventano adolescenti e cioè entrano in quella fase di età che va dai 9 ai 18 anni, noi genitori entriamo in quella fase che si chiama: CRISI! Non sappiamo più come comportarci con i nostri figli, qualunque cosa facciamo risulta sbagliata e nessun approccio sembra funzionare.
Ciò di cui spesso ci dimentichiamo è che anche i ragazzi entrano in una grande crisi in questa fascia di età e che quindi hanno estremamente bisogno di noi genitori per poter superare i disagi legati alla loro adolescenza
In questo articolo voglio svelarti quali sono le cose assolutamente da non fare con gli adolescenti al fine di costruire un buon rapporto con loro e aiutarli a crescere bene.
Iniziamo subito con una serie di consigli provenienti direttamente dalla bocca degli adolescenti che conoscono personalmente perché frequentano i campi estivi per teenager che organizzo ogni anno.
Durante i camp, infatti, una delle attività ricorrenti che facciamo è proprio quella di dare agli adolescenti uno spazio “sacro” di ascolto durante il quale possono sfogarsi e tirare fuori tutto ciò che hanno dentro senza paura di essere giudicati o sgridati!
Ecco cosa è venuto fuori quando abbiamo chiesto ai ragazzi (maschi e femmine tra i 10 e i 17 anni) “ cosa vorresti che i tuoi genitori evitassero assolutamente di fare con te?”:
- Non dovrebbero pensare che io sia la loro fotocopia e dovrebbero accettare che io abbia idee e opinioni diverse
- Non dovrebbero trattarmi sempre come un bambino, preferirei essere trattato da pari perché molte cose posso già capirle
- Non dovrebbero sempre starmi dietro per non farmi cadere, dovrebbero capire che solo se sbaglio posso imparare e crescere
- Non dovrebbero sottovalutare l’importanza di interessarsi con più passione alla mia vita
- Non dovrebbero sempre giudicarmi ma dovrebbero mettermi in condizione di potermi aprire e confidare con loro
- Non dovrebbero impormi troppi standard e dovrebbero lasciarmi libero/a di essere me stessa/o
- Non dovrebbero sfogare il loro stress e la loro rabbia su di me, dovrebbero tornare a casa e parlarmi da adulti spiegandomi i motivi del loro nervosismo
- Non dovrebbero sgridarmi senza capire i motivi dei miei comportamenti
- Non dovrebbero essere onnipresenti e dovrebbero lasciarmi lo spazio di cui ho bisogno per divertirmi
- Non dovrebbero sempre dubitare di me ma dovrebbero darmi fiducia e credere di più in me
Quante di queste azione proibite hai già commesso più e più volte senza neanche renderti conto della loro gravità?
Bene ora che hai la lista di tutto ciò che non devi fare io ti consiglio di stampartela e di appenderla in un posto dove puoi rileggerla più e più volte al giorno fino a quando non sarà per te automatico evitare di fare una di queste azioni.
I tuoi figli crescono e tu sei rimasto il genitore di un bambino o sei diventato il genitore di un ragazzo adolescente?
Un’altra cosa che i genitori dovrebbero assolutamente evitare di fare è di focalizzarsi sulla crescita dei propri figli ignorando completamente la loro. I figli crescono, cambiano, modificano i loro comportamenti e noi genitori dovremmo fare altrettanto.
Quando i figli hanno dai 0 ai 6 anni, il genitore è prevalentemente un insegnate. Il suo dovere è prendersi cura del bambino e insegnargli ogni cosa: camminare, mangiare, parlare, giocare ecc.ecc
Quando i figli hanno dai 7 ai 12 , il genitore diventa più un amministratore che un insegnate, ossia si occupa di accompagnare i figli a scuola o agli allenamenti, di organizzare le feste di compleanno, di preparare il pranzo per i figli e per gli amici ecc. ecc.
Quando i figli hanno dai 12 anni in su e entrano nella adolescenza, il genitore è prevalentemente una guida, si pone accanto ai figli, li accompagna nel loro percorso e li lascia liberi di fare le proprie scelte.
Ecco cosa differenzia un genitore insegnante/amministratore da un genitore guida: l’abilità di lasciare che i figli facciano le proprie scelte affrontandone anche le conseguenze. Il genitore coach, guida il figlio verso la sua indipendenza.
A questo punto io ti chiedo: “ come tratti i tuoi figli adolescenti? Sei ancora troppo insegnante? Sei ancora troppo amministratore?”. Riflettici un po’ su.
Le sfide adolescenziali che nessun genitore dovrebbe sottovalutare
Un’altra cosa che un genitore non dovrebbe fare è sottovalutare le sfide a cui il figlio adolescente è esposto.
Durante l’adolescenza i ragazzi devono fare i conti con un cervello che è in via di sviluppo e che richiede loro tanta energia per poter cambiare. La conseguenza è che i ragazzi ragionano di meno e agiscono direttamente con le loro emozioni. Solo verso i 20 i ragazzi acquisiscono maggiore consapevolezza della vita e prendono decisioni più ragionate.
Sempre a causa di questo “cervello emozionale” i ragazzi associano alle amicizie e agli amori un’importanza cruciale. Ecco perché assecondano, senza farsi troppi problemi, questa voglia irrefrenabile di scoprire nuove persone e fare nuove esperienze.
Questa ricerca delle novità li porta ad affrontare la terza sfida importante: superare la loro insicurezza che deriva dalla società, che detta legge rispetto a come una persona debba o non debba essere mettendo in crisi i ragazzi rispetto alla propria adeguatezza.
Cosa fare e non fare per conquistarsi il rispetto di un figlio adolescente?
Un vecchio e saggio proverbio dice “se vuoi un buon amico, inizia ad essere un buon amico”. La stessa cosa io dico a te genitore: “se vuoi un figlio rispettoso, inizia ad essere un genitore rispettoso”.
Il rispetto verso il tuo adolescente però, in questa circostanza, non basta perché il tuo esempio di rispetto deve andare anche in altre 2 diverse direzioni: verso te stesso/a e verso il tuo partner. Per questo motivo ogni genitore non dovrebbe sottovalutare l’importanza di domandarsi spesso:
- Io ho rispetto per me stesso/te stessa come donna e come uomo? Dedico tempo alle mie passioni, seguo i miei desideri oppure mi sacrifico troppo per gli altri? Curo la mia mente e il mio corpo abbastanza?
- Io ho rispetto verso il mio partner (moglie o marito)? Lo ascolto abbastanza? Alzo la voce quando litighiamo? Chiudo le porte e vado via o affronto ogni circostanza con rispetto e con maturità?
Ciò che sto cerando di dirti è: come puoi pretendere rispetto da tuo figlio se tu per primo/a non hai rispetto nei tuoi confronti e in quelli delle persone attorno a te?
Altri due temi giocano un ruolo chiave per la conquista del rispetto: valori e responsabilità
Se in famiglia hai reso chiari i valori da rispettare sarà molto più facile per te ottenere rispetto. Se non l’hai già fatto allora comincia subito e rendi espliciti a tutti che in casa vigono determinate regole etiche che non dovrebbero mai essere ignorate come ad esempio: non alzare la voce, non incolpare, utilizzare la gentilezza, essere sensibili ed empatici, aiutare nel momento del bisogno.
Quando parlo di responsabilità intendo la tua e quella di tuo figlio o tua figlia. E’ abbastanza chiaro, sia a te che a lui/lei, dove termina la tua responsabilità e dove inizia la sua? Se infatti continuerai a fare cose che lui o lei sono in grado di fare da soli, allora il tuo adolescente approfitterà sempre di questo atteggiamento di “disponibilità” (per non chiamarla servitù) e non ti porterà mai il rispetto che desideri. In una frase: fai fare da solo/a al tuo adolescente le cose che può fare in autonomia e vedrai che inizierà a rispettarti di più.
I 5 errori da evitare per avere una buona comunicazione con un adolescente
Comunicare è assolutamente una delle cose più difficili da fare! Comunicare con un adolescente poi, per chi non conosce gli strumenti giusti, potrebbe addirittura risultare impossibile.
Niente paura sono qui per questo e ti svelo subito la prima regola d’oro: “non prendere niente sul personale”, nè i loro pensieri, nè i loro sentimenti nè le loro responsabilità.
Il problema principale della comunicazione infatti è che noi viviamo il benessere o l’ infelicità dei nostri figli come nostri. Ma, se è vero che il dovere dei genitori coach è quello di accompagnare i figli, ciò vuol dire che dobbiamo stargli accanto e non al loro posto.
Un altro problema della comunicazione è legato al desiderio dei genitori di avere controllo. Domandati questa cosa “ su cosa voglio avere controllo?”, probabilmente la tua risposta sarà: scuola, amici, social, atteggiamento e modo di parlare dei tuoi figli.
Io invece ti dico che le uniche cose su cui puoi avere controllo sono le seguenti: i tuoi atteggiamenti e le tue reazioni, il tuo amore, i valori che trasferisci, il tuo esempio, l’organizzazione della casa e le finanze. Tu puoi controllare solo te e per questo quando comunichi con i tuoi figli tienilo ben presente.
Un ‘altra regola d’oro per la comunicazione è: “ascolta per capire e non per rispondere”. Se noi non ascoltiamo i nostri figli, i nostri figli non ascoltano noi. Ascolta dal suo punto di vista, mettiti nei suoi panni ma non dare consigli se non te lo chiede e non trovare soluzioni al suo posto.
Se tuo figlio ti provoca, distaccati dalla tua reazione emotiva, conta fino a 15 e chiediti se ciò che ti spinge a parlare è un bisogno tuo o suo. Chiediti “perché mio figlio o mia figlia mi parla così? Cosa sta succedendo? Come posso essere utile, se posso essere utile?” e poi rispondi con calma.
Se tuo figlio ti manca di rispetto in una conversazione, allora non rispondere! Abbandona la discussione dicendogli che la riprenderai quando lui o lei si sarà calmato/a. Questo perché in quel momento forse tuo figlio o tua figlia ha solo bisogno di sfogarsi, magari tu non c’entri nulla con il motivo della sua rabbia e per questo è giusto che tu non subisca e non ti sottometta al suo atteggiamento.
Probabilmente questo lo farà andare in bestia ma tu ignora questa parte e continua sui tuoi passi.
Il successo di un genitore dipende da una sola formula: C-P-A-R
Come fa un genitore a mettere in pratica tutti questi consigli senza mai esplodere? Beh innanzitutto non è possibile farlo, nessuno di noi è perfetto e in qualità di essere umani sbagliamo in continuazione. Ciò che però posso consigliarti è di ricordare sempre di ripeterti le parole magiche che sono riassunte nella formula C-P-A-R.
C di Connessione. Qualunque cosa accada ricordati che la connessione è la cosa più importante che tu possa avere con i tuoi figli. Rimanere connessi con loro significa non chiudere mai totalmente il rapporto. Connessione è la pacca sulla spalla, un abbraccio (anche se non lo vogliono), un appuntamento fisso che avete insieme, un pranzo solo per voi.
P di Pazienza, ci vuole pazienza, non possiamo aspettarci risultati dalla sera alla mattina. I ragazzi sono soggetti a tormente ormonali. Rifletti, non essere impulsivo/a, guarda cosa succede ai tuoi figli e non pensare di non avere abbastanza tempo per farlo.
A di Amore, tanti adolescenti non si sentono apprezzati, ricordati di amare tuo figlio o tua figlia e di ricordare sempre i suoi lati positivi. Se i figli non si sentono apprezzati vuol dire che la comunicazione è completamente sbagliata.
R di Respirare, respira sempre e ricordati che l’unica cosa che puoi controllare sei tu. Il modo in cui reagisci, il livello di rabbia a cui arrivi, le modalità in cui sfoghi questa rabbia e parli con i tuoi figli. Ogni cambiamento all’interno della tua vita partirà da te e dalla tua capacità di respirare e riconnetterti alle tue emozioni, imparando a gestirle con intelligenza.
Spero che questo articolo ti abbia illuminato a sufficienza su tutte le cose che da oggi in poi non dovrai fare se vorrai iniziare a costruire un rapporto pacifico con tuo figlio o tua figlia!
Ricordati che se hai bisogno di aiuto puoi sempre entrare a far parte della nostra scuola online per genitori.
Ti saluto con affetto
Nan
Family & Youth Coach
Fondatrice di Younite